Descrizione
Interpreta il significato dei numeri. Quando si fa riferimento ai binocoli, si utilizzano due numeri, come 7×35 oppure 10×50. Il primo numero indica il fattore (potenza) di ingrandimento; un binocolo 7×35 farà sì che gli oggetti appaiano 7 volte più vicini, mentre uno 10×50 farà apparire gli oggetti 10 volte più vicini. Il secondo numero indica il diametro delle lenti principali (lenti obiettivo) espresso in millimetri; i binocoli 7×35 hanno le lenti obiettivo con un diametro di 35 millimetri, mentre in un binocolo 10×50 le lenti obiettivo hanno un diametro di 50 millimetri. Se dividiamo il secondo numero per il primo, otteniamo il valore della “pupilla di uscita”, cioè il diametro del fascio di luce che raggiunge l’occhio, espresso anch’esso in millimetri. Negli esempi precedenti, 35 diviso 7 e 50 diviso 10 danno lo stesso risultato di 5 millimetri.
• Maggiore è l’ingrandimento, meno luminosa è l’immagine, e, anche se l’immagine che vedi è più grande, l’angolo di campo è più stretto, cosa che ti renderà più difficile tenere il soggetto nell’inquadratura. Se scegli dei binocoli con un fattore di ingrandimento 10x o maggiore, prendine un paio che abbia un attacco per treppiede, così che tu possa montarlo su uno di essi e dargli stabilità quando è necessario. Se hai bisogno di un angolo di campo più ampio, scegli un fattore di ingrandimento minore.
• Maggiore è il diametro delle lenti del binocolo, più luce riusciranno a catturare, caratteristica importante nel caso di attività in condizioni di luce scarsa, come in astronomia o quando vai a caccia al tramonto o al crepuscolo. Comunque, più le lenti sono grandi, più il binocolo è pesante. Solitamente i binocoli hanno delle lenti del diametro compreso fra 30 e 50 millimetri; i binocoli compatti hanno lenti di 25 millimetri di diametro o meno, e i binocoli utilizzati in astronomia hanno lenti di diametro maggiore di 50 millimetri.
• Maggiore è la pupilla di uscita, più luce arriverà al tuo occhio. L’occhio umano si dilata da 2 fino a 7 millimetri, in base alla quantità di luce disponibile. Idealmente, dovresti optare per un valore della pupilla di uscita che corrisponda alla dilatazione della tua pupill.